La gratitudine per il tartufo che, scambiato con prodotti di prima necessità, ha sfamato inizialmente la famiglia ed offerto in seguito benessere alle generazioni successive, ha portato Angellozzi a fare del tartufo uno stile di vita.
Nel rispettoso legame che unisce il tartufo alla famiglia Angellozzi, nasce il deciso rifiuto per la produzione de “gli aromatizzati al tartufo”, quei tanti prodotti finti chiamati appunto “tartufati” ottenuti con aromi sintetici (bismetiltiometano), come olio, burro, salsa… Rifiuto che l’ha maggiormente resa unica nel settore!
“L’aroma naturale del tartufo è formato da tantissime componenti, che non si trovano nella maggior parte del prodotti esposti sugli scaffali dei supermercati che invece utilizzano un aroma ottenuto in laboratorio per via sintetica…”
Tratto da: Tartufo vero o finto? Il segreto di molti risotti e pietanze che richiamo il famoso fungo è l’aroma sintetico. Il mistero dell’etichetta
Pubblicato da: Il Fatto Alimentare – Autore: Simone Serafini – Data: 9 Maggio 2016
“Essenza” andrebbe letta “è-senza”…tartufo. Motivo di quest’inganno è il fatto che l’odore caratteristico che sprigiona il tartufo da anni è stato riprodotto in laboratorio a poco prezzo, con il gusto conferito dagli aromi, molecole identiche a quelle naturali ma ottenute per sintesi chimica, e non da ingredienti naturali che, se ci sono, sono presenti in tracce e risultano di bassa qualità.
Autore: Mauro Maria Mariani – Data: 21 Dicembre 2019